Seminari integrativi di Diritto del Lavoro

Una finestra tra la fine dei corsi e gli esami: i seminari integrativi promossi dalla prof.ssa Lucia Venditti, III cattedra (S-A) di Diritto del Lavoro, offrono l’occasione di ripetere parti peculiari del programma. “Nei mesi di gennaio e febbraio – spiega la docente – riproponiamo alcuni argomenti sotto diverse angolazioni. L’idea è quella di insistere su aspetti importanti, perché siano riordinati alla luce di una preparazione post-corso, avanzata. Uno strumento che ha ‘sorretto’ gli studenti già durante le lezioni. La risposta, in termini di partecipazione, è stata positiva”. I ragazzi ricevono prima degli incontri  materiali su cui discutere, così da incentivare “un dibattito costruttivo a più voci. La modalità a distanza, anziché intimidire, stimola anche i più restii a mettersi in gioco. In questo modo l’interesse si mantiene costante. In piattaforma, inoltre, è possibile reperire slide, sentenze, schede riassuntive.  Si può studiare e ripetere il programma senza sentirsi mai soli”. D’altronde: “Gli stessi seminari sono pensati per mantenere un contatto attivo con gli studenti, oltre al ricevimento. C’è una maggiore consapevolezza dopo il corso, si ha modo di testare e aggiustare il tiro nel caso in cui ci fossero lacune o dubbi su temi rilevanti del programma”.
Si parte il 27 gennaio (ore 12.00 – 14.00) con un incontro sul tema ‘Legge e contrattazione collettiva nel rapporto di lavoro’. Si prosegue il 3, 10 e 17 febbraio (sempre alla stessa ora), oggetto dei seminari, nell’ordine, ‘Il lavoro a tempo determinato’, ‘I regimi sanzionatori contro i licenziamenti illegittimi’, ‘Trasferimento d’azienda e appalto’. Non è escluso che gli appuntamenti si possano protrarre anche “a marzo ed aprile, periodo in cui, non essendoci i corsi, offriremmo ai ragazzi un modo per studiare insieme”. La materia è in continua evoluzione, richiede aggiornamenti continui. Per questo motivo, dal prossimo anno accademico l’esame diventerà annuale.
In vista degli esami, come approcciarsi allo studio? “I ragazzi non devono sottovalutare il dato normativo, l’aggancio alle norme è fondamentale”. Il consiglio: “Studiare il contenuto della norma con l’ausilio del manuale e del Codice, poi aggiungervi i commenti. Questi passaggi danno l’impressione di rallentare l’apprendimento mentre sono molto importanti per acquisire alcuni termini. Il linguaggio della norma è rigoroso”. Se, ad esempio, si tratta il tema del licenziamento: “per la comprensione ci viene in aiuto proprio il riscontro con la norma, che contiene la disciplina attuale e insegna ad esporre il tema in sede di esame. Si aggiungano poi i commenti e le nozioni apprese a lezione per completare il quadro”. La docente suggerisce di non concentrare tutto lo studio nelle ultime settimane pre-esame: “Gli argomenti vanno studiati un po’ per volta, non in modo concitato. Questo metodo frettoloso, nel tempo, comporta che si dimentichi tutto ciò che si è studiato, a prescindere dal risultato positivo all’esame. I concetti appresi serviranno anche dopo, torneranno negli esami successivi”.
Susy Lubrano

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