Verso una riorganizzazione amministrativa dell’Ateneo

Il prof. Guido Capaldo, docente ad Ingegneria, è stato recentemente delegato dal Rettore all’analisi dei processi organizzativi in funzione della riorganizzazione amministrativa dell’Ateneo.
Professore, in che consiste il progetto che le è stato affidato?
“Nella costruzione, con la necessaria gradualità nel tempo e con la piena condivisione dei responsabili delle strutture dell’Amministrazione Centrale e dei Dipartimenti, di un modello organizzativo idoneo ad affrontare le sfide che l’Ateneo deve fronteggiare: potenziamento della ricerca, miglioramento dell’attrattività dell’offerta didattica e della qualità dell’offerta didattica, internazionalizzazione della didattica e della ricerca, ottimizzazione e miglioramento della qualità dei servizi offerti”. 
In che modo cambierà la struttura organizzativa dell’Ateneo?
“Attraverso il rafforzamento dell’orientamento ad una visione organizzativa unitaria basata sull’approccio per processi e sul rafforzamento del coordinamento tra tutte le funzioni (a prescindere dall’appartenenza all’Amministrazione Centrale o alle Strutture Dipartimentali) che concorrono al perseguimento di obiettivi comuni di rilevanza strategica per l’Ateneo”.
Quali saranno i primi passi di questa riorganizzazione?
“L’attuazione della Carta dei Servizi di Ateneo e l’avvio della mappatura dei processi nell’Amministrazione Centrale e nei Dipartimenti”.
Che cosa è la Carta dei Servizi e perché è tanto importante che la si renda operativa?
“È il documento con il quale l’Ateneo presenta alla propria utenza i servizi erogati, le modalità di espletamento e di fruizione degli stessi, i tempi di erogazione e gli standard di qualità che intende garantire. È pubblicata nel sito web istituzionale e periodicamente aggiornata. Con essa, la Direzione Generale della Federico II presenta in modo trasparente i servizi erogati descrivendone caratteristiche e modalità di accesso e si impegna, per ciascun servizio, a garantire agli utenti, interni ed esterni, il mantenimento di specifici e predeterminati standard di qualità. Per il prossimo anno ci si è dati l’obiettivo di aumentare la gamma dei servizi dell’Amministrazione Centrale riportati nella Carta dei Servizi e di estendere, con gradualità, la mappatura dei servizi anche ai Dipartimenti”.
Che significa, in concreto, il progetto di “avvio della mappatura dei processi”?
“È già iniziato. Ho definito, in collaborazione con il Direttore Generale e con i Dirigenti dell’Ateneo, gli standard metodologici. In base ad essi, è iniziato l’esame di alcuni aspetti centrali dell’organizzazione: dall’edilizia agli affari legali, dai concorsi all’accesso programmato. I risultati della mappatura sono stati condivisi e validati nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato il Direttore Generale e tutti i Direttori dell’Ateneo. Attualmente si sta provvedendo ad estendere la mappatura dei processi ai Dipartimenti. Si è iniziato in via sperimentale con il Dipartimento di Ingegneria Industriale. Il monitoraggio verte su numerosi aspetti, tra i quali, la gestione degli approvvigionamenti e degli assegni di ricerca, il sostegno ai Corsi di Studio, alle Commissioni Didattiche ed alla Direzione per le attività di valutazione della didattica,la gestione e la rendicontazione dei progetti di ricerca finanziati”.
Gli studenti saranno coinvolti in questa riorganizzazione o ne saranno spettatori passivi?
“Mi fa piacere la sua domanda, perché mi permette di evidenziare un aspetto al quale tengo molto. Al progetto partecipano, con un ruolo significativo, tesisti e tirocinanti di Ingegneria Gestionale e di altri Corsi di Studio. Al momento sono già 3 i laureati che hanno sviluppato l’elaborato di laurea affrontando le diverse problematiche organizzative e gestionali inerenti la realizzazione del progetto ed altri 2 conseguiranno la laurea nei primi mesi del 2016. Il progetto costituisce quindi un importante “laboratorio sul campo” per tutti i laureandi desiderosi di cimentarsi con le problematiche relative alla riprogettazione e reingegnerizzazione dei processi organizzativi, al fine di acquisire conoscenze e capacità sempre più richieste dalle società di consulenza”.
Fabrizio Geremicca
- Advertisement -




Articoli Correlati