L’Università L’Orientale si appresta a far parte dei primi atenei italiani con un Rettore donna, dopo l’Università per Stranieri di Perugia e quello più recente di Udine. Si vota l’11 giugno (309 i votanti) e con un candidato unico – quasi senza opposizione – la professoressa di Geografia della Facoltà di Lettere, Lida Viganoni. 58 anni, ProRettore vicario da 7, durante i quali ha intessuto rapporti internazionali con enti locali, centri di ricerca internazionali, conferenza dei Rettori, dimostrando competenza, capacità di mediazione, ma anche talvolta polso fermo. Docente di lungo corso, è stata anche membro del CdiA de L’Orientale e segue l’onda rosa che sta crescendo nell’ateneo e che la scorsa estate ha portato all’elezione alla Presidenza di Lettere di un’altra studiosa di rango, la prof.ssa Amneris Roselli. E che più di un sommovimento sia in corso nell’ex Collegio dei Cinesi, lo si è capito nel dibattito che la candidata ha tenuto con il Consiglio di Facoltà di Lettere del 22 maggio scorso – una delle tappe che l’ha vista incontrare tutte e quattro le Facoltà dell’ateneo e tutti i Dipartimenti – dove il cambiamento di clima ha preso le sembianze – fatto storico – dei docenti giovani dell’orientalistica – quaranta–cinquantenni di belle speranze – che, sentitisi forse un po’ traditi dai loro capiscuola, o comunque messi in difficoltà nei percorsi accademici come nel reperimento delle risorse, pur sostenendo critiche alle passate gestioni dell’ateneo, hanno fatto appello ad “una grande e rinnovata unità” (prof. Bernardini, Orofino ed altri) ed hanno chiesto che “i fondi” vengano “distribuiti in base al merito”. Se non è una rivoluzione, nell’area dell’Oriente, poco ci manca. E a costoro, e non solo a loro, la Viganoni – particolarmente elegante, giacca solare con temi floreali, solo all’inizio dell’incontro un po’ emozionata – ha dato risposte ed indicato la strada che seguirà nel suo rettorato: “va ritrovato l’ottimismo, tutti insieme. Perché ci attendono anni impegnativi. Occorre un forte senso dell’istituzione, ed io credo di averlo. Poi gli orticelli è anche nella natura delle cose che esistano, ma nel rispetto di un disegno istituzionale condiviso – carota e bastone, n.d.r. – Se in 4 anni saremo riusciti a traghettare L’Orientale oltre le difficoltà attuali ne sarò lieta”.
“Smettiamola di
farci del male”
“Smettiamola di
farci del male”
“Sarò molto concreta e farò ben poche promesse” e cita, a dimostrazione che i sacrifici dovranno farli tutti, “la Facoltà di Lingue, che si appresta a chiudere due Corsi di Laurea. Il che non è un fatto indolore. Prendiamolo ad esempio”. Risponde ai 40 e 50enni, a cui ha dedicato una parte della sua lettera programmatica e dell’intervista di un mese fa ad Ateneapoli in cui affermava: “vorrei puntare molto sui giovani, a cui in futuro affideremo le sorti dell’ateneo. A loro, come ad altri, chiederò collaborazione e partecipazione”. Ed a scanso di equivoci, quasi in premessa, ha affermato: “è vero. Sono unica candidata. Ma non riesco proprio a farmene una colpa”. Ha poi alternato aperture e pragmatismo, disponibilità ma anche alcuni paletti irremovibili, come quando alle critiche del prof. La Guardia, sui “cantieri aperti a L’Orientale: spero non diventino come la Salerno – Reggio Calabria”, risponde: “per ottenere risultati, per tutti, dobbiamo muoverci tutti, verso una direzione condivisa. Senza che nessuno si faccia da parte”. E rispondendo anche al prof. D’Erme, assente ma di cui è stata letta una lettera, ha puntualizzato: “la competizione e la concorrenza è giusto che ci siano. Ma verso l’esterno. Penso che dobbiamo smetterla di farci del male da soli. Se i progetti sono condivisi, non deve esserci competizione tra le nostre Facoltà”. “Discipline generaliste e specificità sono la nostra ricchezza. Ma queste ricchezze vanno fatte convergere”. E sulla critica ripetuta di ‘Aree’ che hanno perso docenti, ha risposto quanto già da tempo affermato: “L’Orientale ha Facoltà, come Lettere, che sono state svantaggiate dai meccanismi di mobilità ministeriale” ed altre “Lingue e Scienze Politiche che se ne sono avvantaggiate”. Ma le colpe riguardano anche “le scelte dei singoli docenti”. Quale la soluzione? “Una maggiore trasversalità dei docenti sulle varie Facoltà”. Allo stesso tempo “ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”, e critica il posto scoperto “di Letteratura Turca” alla Facoltà di Studi Arabo-Islamici. “L’ateneo è stato costretto a re-investire. Perché la collega scelta solo tre anni fa ha preferito andare in altra sede”. Risultato? “La copertura ministeriale che avevamo del 90% è stata ridotta al 50%. E l’ateneo ha dovuto sborsare altro denaro. In futuro vanno scelti docenti che in questo ateneo intendono rimanere”.
Comprate 2 BMW?
“Falso. Informatevi!”
“Falso. Informatevi!”
Per il prof. Calvetti: “il programma della prof.ssa Viganoni è condivisibile, come tutti i programmi che parlano di futuro e di prospettive” – apre insolitamente benevolo, – è però critico sullo sforamento del 90% dell’FFO e chiede “verso quali mari il nuovo Rettore intende portare la nave”. La risposta: “caro Paolo, gli ultimi due governi sono stati quanto meno insufficienti e caotici. Ma il sistema universitario nazionale denuncia un disavanzo di 1 milione di euro”. Ottimismo: “io non ho ricette magiche, ma non siamo messi malissimo ed in molti campi L’Orientale continua a dire la sua con assoluta autorevolezza”.
Ed invita il prof. Bernardini ad informarsi, a guardare “on-line” le deliberazioni degli organi collegiali de L’Orientale, per evitare quelle che lo stesso prof. Bernardini riporta come voci: “avete comprato due BMW, era proprio necessario? Visto che in Consiglio di Facoltà ci si è scannati per due posti di ricercatore?”. Anche qui la Viganoni è estremamente chiara: “evidentemente girano un po’ troppe voci ed inesattezze. Ma mi sono anche convinta, nel tempo, che l’informazione chi non la vuole non la trova. I verbali degli organi di governo sono on-line, sul sito dell’ateneo. C’è tutto”. Lo sforamento: “è al 94,5%, è in tutte le recenti relazioni e rilevazioni. Ma siccome abbiamo avuto poco ricambio, nel 2012-2013 scenderemo sotto il 90%”. “Però in CRUI si sta discutendo di inserire nuovi parametri, perché gli atenei non sono tutti uguali”.
Ed a tutti, compresi Maisano, la Zanasi (che ha ringraziato più volte), De Magret, Bonito Oliva ed altri intervenuti ha detto: “un Rettore deve rendere partecipi i colleghi sullo stato dell’arte, ma le scelte vanno condivise, nelle sedi istituzionali”: Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. Ha infine ribadito che “L’orientalistica ha esigenze precise, di cui occorre tener conto, ma queste vanno fatte nell’interesse generale. Ed il caso di Letteratura Turca, però, non va in questa direzione”.
Chiusura con colazione bipartizan: Viganoni, De Sio Lazzari, Di Matteo, Melillo, Fabio Amato, ma anche Sferra, Bernardini, Giacomella Orofino, Di Caterina, Sandra Carletti, Camilla Miglio, Donatella Guida.
Alla prof.ssa Gina Melillo, che chiedeva “attenzione verso gli studenti stranieri, la formazione agli adulti, la formazione continua e potenziamento del personale e dei servizi di segreteria”, abbiamo chiesto risposta al capo della segreteria dott. Vittorio Carpentiero un parere: “ci stiamo muovendo come da programma: riducendo le file ed informatizzando ed ampliando i servizi. Novità recenti la consegna di 3.000 pergamene di laurea, ed a breve della pergamena in tempo reale, in seduta di laurea, grazie al lavoro dell’Ufficio Marketing, diretto dal dott. Umberto Cinque, ma, soprattutto, grazie ad un lavoro collettivo di tredici impiegati della segreteria: Paolo Amodeo, Giuseppe Amoroso, Antonio Auriemma, Stefania Cusati, Maria Gaetano, Salvatore Gamen, Antonio Grimaldi, Domenico Iavazzo, Marinella Lippolis, Carminantonio Palma, Carlo Riccio, Patrizia Riccio e Paolo Sasso”.
Ed invita il prof. Bernardini ad informarsi, a guardare “on-line” le deliberazioni degli organi collegiali de L’Orientale, per evitare quelle che lo stesso prof. Bernardini riporta come voci: “avete comprato due BMW, era proprio necessario? Visto che in Consiglio di Facoltà ci si è scannati per due posti di ricercatore?”. Anche qui la Viganoni è estremamente chiara: “evidentemente girano un po’ troppe voci ed inesattezze. Ma mi sono anche convinta, nel tempo, che l’informazione chi non la vuole non la trova. I verbali degli organi di governo sono on-line, sul sito dell’ateneo. C’è tutto”. Lo sforamento: “è al 94,5%, è in tutte le recenti relazioni e rilevazioni. Ma siccome abbiamo avuto poco ricambio, nel 2012-2013 scenderemo sotto il 90%”. “Però in CRUI si sta discutendo di inserire nuovi parametri, perché gli atenei non sono tutti uguali”.
Ed a tutti, compresi Maisano, la Zanasi (che ha ringraziato più volte), De Magret, Bonito Oliva ed altri intervenuti ha detto: “un Rettore deve rendere partecipi i colleghi sullo stato dell’arte, ma le scelte vanno condivise, nelle sedi istituzionali”: Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. Ha infine ribadito che “L’orientalistica ha esigenze precise, di cui occorre tener conto, ma queste vanno fatte nell’interesse generale. Ed il caso di Letteratura Turca, però, non va in questa direzione”.
Chiusura con colazione bipartizan: Viganoni, De Sio Lazzari, Di Matteo, Melillo, Fabio Amato, ma anche Sferra, Bernardini, Giacomella Orofino, Di Caterina, Sandra Carletti, Camilla Miglio, Donatella Guida.
Alla prof.ssa Gina Melillo, che chiedeva “attenzione verso gli studenti stranieri, la formazione agli adulti, la formazione continua e potenziamento del personale e dei servizi di segreteria”, abbiamo chiesto risposta al capo della segreteria dott. Vittorio Carpentiero un parere: “ci stiamo muovendo come da programma: riducendo le file ed informatizzando ed ampliando i servizi. Novità recenti la consegna di 3.000 pergamene di laurea, ed a breve della pergamena in tempo reale, in seduta di laurea, grazie al lavoro dell’Ufficio Marketing, diretto dal dott. Umberto Cinque, ma, soprattutto, grazie ad un lavoro collettivo di tredici impiegati della segreteria: Paolo Amodeo, Giuseppe Amoroso, Antonio Auriemma, Stefania Cusati, Maria Gaetano, Salvatore Gamen, Antonio Grimaldi, Domenico Iavazzo, Marinella Lippolis, Carminantonio Palma, Carlo Riccio, Patrizia Riccio e Paolo Sasso”.
I sindacati
Nelle scorse settimane, la contestazione dei sindacati del personale de L’Orientale, è scaturita nella minaccia di non votare né per i 10 Grandi Elettori in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo de L’Orientale (che invece hanno poi eletto), né per il Rettore. Ma, dopo un incontro del personale con il candidato a Rettore lunedì 19 maggio, sembra esserci stato un chiarimento. Ha invece sempre avuto volontà di votare Patrizia Riccio, uno degli eletti indipendenti, che afferma: “mi sono candidata ed ho fatto campagna elettorale come indipendente. Ci tenevo ad essere eletta e ne sono felice. Non sono mai stata iscritta a nessun sindacato. Conclusa la fase di voto e di elezione del nuovo Rettore, la mia esperienza si conclude. Voterò la Viganoni, perché così avremo un Rettore donna e perché ritengo che abbia grandi capacità”.
Paolo Iannotti
Paolo Iannotti
Altri servizi a pag. 28, con l’intervista al Direttore Amministrativo,
dott. Claudio Borrelli, e agli studenti
“incerti se votare”
dott. Claudio Borrelli, e agli studenti
“incerti se votare”