Un meeting studentesco internazionale il 19 e 20 maggio
Studenti e dottorandi di ricerca in Fisica provenienti da vari Paesi europei e che affacciano sul Mediterraneo arriveranno a Napoli tra qualche giorno per partecipare all’undicesima edizione dell’EPS Young Minds Leadership Meeting: un raduno annuale con l’obiettivo di sviluppare una rete internazionale che promuova la divulgazione scientifica e le attività di collaborazione. L’evento è promosso da APS PONYS (Physics and Optics Naples Young Students), in qualità di sezione dell’associazione EPS Young Minds, e si svolgerà all’interno dei complessi universitari di Monte Sant’Angelo e di San Marcellino, il 19 e 20 maggio.
La prima giornata dell’evento sarà aperta dai saluti del Direttore del Dipartimento di Fisica, il prof. Gennaro Miele, dei Presidenti della European Physics Society Luc Bergé, della Società Italiana di Fisica Angela Bracco e di Young Minds Mattia Ostinato. I seminari affronteranno argomenti che spaziano dallo sviluppo di abilità alle nuove frontiere del rilevamento di particelle, così da offrire ai partecipanti provenienti da tutta Europa una vasta esposizione delle possibilità del mondo scientifico e delle sue peculiarità.
L’evento prevederà anche una sessione di discussione sul mondo dell’editoria scientifica, alla quale parteciperanno rappresentanti di importanti case editrici. Un seminario sarà tenuto da uno degli editor della rivista Nature.
Il raduno si concluderà con una visita guidata del centro storico della città. “Non è la prima volta – ricorda il prof. Miele – che Napoli ed il mio Dipartimento ospitano questo evento dedicato alla disseminazione culturale. Accadde già nel 2017 e fu un’esperienza molto bella”. L’iniziativa “è sostenuta e sovvenzionata in parte anche da noi del Dipartimento, dal Centro Nazionale di Ricerca e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. È alla sua dodicesima edizione”. Sottolinea: “i nostri studenti sono sempre parte attiva della vita universitaria e promuovono molteplici attività. Iniziative come questa che si svolgerà tra qualche giorno ne sono la concreta testimonianza”.
La presenza a Fisica di tanti studenti e giovani ricercatori provenienti da Paesi diversi racconta anche altro, secondo Miele: “è un esempio di quello che potrebbe e dovrebbe accadere normalmente. Il Dipartimento potrebbe attrarre moltissime persone da altre aree del mondo. Siamo, purtroppo, penalizzati dalla carenza di servizi agli studenti, in primis le residenze universitarie”. I Corsi di Laurea Triennale e Magistrale sono frequentati attualmente da una ventina di ragazze e ragazzi provenienti da altri Paesi. “Sostanzialmente Erasmus”.
Più ampia la presenza di dottorandi stranieri. Quantifica il Direttore del Dipartimento: “Rappresentano circa il trenta per cento del totale dei nostri dottorandi”. Le aree di provenienza? “India, Paesi arabi, Iran. C’è anche qualche sudamericano. Tra gli europei soprattutto greci, spagnoli e portoghesi. Pochi dai Paesi del centro e del nord Europa. Questo aspetto credo sia legato proprio al discorso dell’inadeguatezza dei servizi. Per tedeschi, scandinavi, olandesi, inglesi può rappresentare un problema”. Incuriosisce la presenza consistente degli iraniani.
Miele la spiega in questi termini: “Lì hanno una ottima tradizione nel campo della Fisica. Come, del resto, gli indiani. Accade che venga qualche apripista, che si trovi bene, che apprezzi il nostro Dipartimento e la nostra città. Quando rientra in patria ne parla con i colleghi ed ecco che vengono altri dottorandi da quelle aree geografiche”.
A fine aprile, intanto, due studentesse della Magistrale hanno vinto la borsa di studio ‘Più Donne nella Fisica’. È un concorso nazionale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Le vincitrici si chiamano Andrea Camilla Puglia e Iolanda Landi. Hanno svolto la loro attività di tesi triennale nell’ambito di attività dell’INFN. Puglia si è occupata della ‘Caratterizzazione di un prototipo di rivelatore GEM per l’upgrade del rivelatore CMS’ con i professori Alberto Orso Maria Iorio e Biagio Rossi. Landi ha lavorato sulla ‘Fisica del neutrino con l’esperimento SND@LHC’ ed è stata seguita dai professori Antonia Di Crescenzo, Giovanni De Lellis e Antonio Iuliano.
Fabrizio Geremicca