Calcio e Statistica, le due passioni di Giuseppe che sogna un futuro da Match Analyst

Cerimonia di premiazione dei laureati Triennali in corso

Laurearsi, farlo in tempo e, per questo, essere premiati. Lo scorso 22 dicembre, al Dipartimento di Scienze Politiche, nove studenti della Triennale in Statistica per l’Impresa e la Società hanno ricevuto uno zaino personalizzato per aver conseguito il titolo senza sforare nel fuori corso. Alcuni, addirittura, chiudendo in due anni e due sessioni. “Da un lato abbiamo voluto dare importanza al percorso di questi ragazzi – spiega il prof. Domenico Vistocco, organizzatore dell’evento e Coordinatore del triennio – dall’altro c’è stata la volontà di lanciare un messaggio agli studenti di primo e secondo anno. Con impegno e assiduità si possono ottenere ottimi risultati”. Dei nove ‘eccellenti’, 6 hanno ricevuto e accettato offerte lavorative, mentre gli altri tre hanno deciso di proseguire la carriera universitaria. Nell’occasione della premiazione, inoltre, “sono stati presentati per linee generali i temi delle tesi, per dare uno spunto ai neoiscritti”. Tanti gli argomenti, tutti interessanti. Tra questi, spicca il lavoro di Giuseppe Amatore, 22enne laureato con lode, che ha approcciato statisticamente uno dei successi sportivi recenti più belli dell’Italia calcistica: la vittoria ad Euro 2020. Il lavoro, intitolato Sport Media Analytics: reti di passaggi ed altri strumenti/indicatori di vittoria dell’Italia ad Euro 2020, seguito dal prof. Giancarlo Ragozini, ha voluto dimostrare che “per ottenere una vittoria larga è necessario avere un baricentro alto (squadra quasi tutta riversa nella metà campo avversaria, ndr) e coinvolgere gli attaccanti anche fuori dall’area di rigore, per lasciare spazio agli inserimenti degli esterni. Proprio come ha giocato l’Italia durante l’Europeo. Ho preso spunto da un corso del prof. Ragozini sul Social Media Analytics e da un sito che ha pubblicato un lavoro simile, anche se con obiettivi diversi”. Insomma, uno studio scientifico che strizza l’occhio agli amanti del bel gioco. Una scelta niente affatto casuale, considerando la fede calcistica di Giuseppe: il Napoli. Che, al di là dell’imprescindibile riferimento a Diego Armando Maradona, annovera nella sua storia il cosiddetto triennio sarrista, che con le sue indimenticabili reti di passaggi e tocchi di prima ha fatto parlare di sé ovunque. Purtroppo, è nello stesso lasso di tempo calcistico, quello tra il 2015 e il 2018, che Giuseppe ha trovato l’antitesi del proprio elaborato. Nonostante gli strumenti statistici abbiano dimostrato come la rete dei passaggi possa condurre alla realizzazione di molti gol, la vittoria non è garantita (chiunque tifi per gli azzurri partenopei, non potrà che avvertire un po’ di amaro in bocca). “All’epoca il Napoli fece un numero di passaggi molto più elevati della Juventus ma, nel calcio, esiste un fattore di indecifrabilità che non è prevedibile”. L’amore per il calcio e la bravura nella statistica potrebbero essere il connubio vincente per il futuro professionale del giovane studente, che ha già le idee chiare prima ancora di concludere la Magistrale. “Oltre al controllo qualità, forse troppo sottovalutato, mi piacerebbe ricoprire il ruolo di Match Analyst in qualche squadra importante. È una figura che ha introdotto per primo il Manchester City e, da allora, sta trovando sempre più spazio con ottimi risultati. I dati raccolti durante la partita, e non solo, sono uno strumento in più per valorizzare le rose”.

Claudio Tranchino

- Advertisement -

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here





Articoli Correlati