Un esperimento “implementato ormai da un triennio” quello del corso di Storia Economica della prof.ssa Maria Carmela Schisani, rivolto agli studenti della Triennale e della Magistrale in Economia e Commercio (nell’ambito dell’esame Storia: Istituzioni, Capitali e Moneta). Si tratta di letture di approfondimento e riflessione che “rappresentano un tentativo di rinnovamento delle metodologie di insegnamento tradizionali in ambito economico, tramite il coinvolgimento attivo degli studenti”, spiega la prof.ssa Schisani. I testi proposti spaziano da opere di “economisti Premi Nobel e non, a scritti di analisti e/o giornalisti di comprovata autorevolezza, così che gli studenti abbiano la possibilità di misurarsi con letture non didattiche, ma piuttosto di stampo divulgativo-scientifico”.
Si approfondisce l’ampio spettro delle tematiche trattate nel corso di Storia Economica: “dall’analisi delle asimmetrie distributive e delle disuguaglianze strutturali all’equità di genere nei contesti economici; dalla crisi climatica e green economy ai processi di mercificazione della conoscenza e declino dei saperi umanistici”, per citarne alcune. Ma anche multinazionali e declinazioni del colonialismo, sistemi di welfare e criticità dei sistemi sociali ed economici occidentali. La prof.ssa Schisani sceglie i testi che “offrono chiavi interpretative anche per comprendere i processi di frammentazione che caratterizzano la società contemporanea, fornendo agli studenti strumenti interpretativi per decodificare fenomeni complessi altrimenti di difficile comprensione”.
I ragazzi impareranno a pensare all’economia “nella sua valenza di scienza umana e sociale, determinata dagli uomini e immersa nella società. Una visione olistica che è un requisito importante nella formazione delle nuove generazioni di economisti”. Pluridimensionali gli obiettivi, riconducibili a due direttrici principali: La prima è “sviluppare negli studenti una consapevolezza critica su tematiche contemporanee e incentivare una comprensione approfondita delle questioni di stringente attualità, contestualizzandole nella loro dimensione storico-evolutiva. Il contesto è elemento imprescindibile per un’analisi rigorosa di qualsiasi fenomeno economico”.
La seconda: “stimolare negli studenti lo sviluppo di competenze trasversali, attivando reti comunicative e promuovendo dinamiche relazionali tra gli studenti al di fuori delle consuete cerchie sociali precostituite, basate sull’interesse intellettuale”.
Riuniti in gruppi di 10-15, gli studenti scelgono una delle letture proposte su cui preparare un powerpoint da discutere in aula. Si rinnova così anche il tradizionale rapporto docente-studente, “permettendo agli studenti di assumere temporaneamente il ruolo di mediatori di conoscenza nei confronti dei propri pari” e si potenziano le capacità espositive e argomentative “sempre più trascurate nei contesti formativi contemporanei”. In breve, lo scopo della prof.ssa Schisani consiste nel “dotare gli studenti di strumenti analitici per interpretare criticamente i fenomeni economici contemporanei, utilizzando la prospettiva storica come lente interpretativa raffinata, capace di rivelare la complessità e le molteplici dimensioni dei processi economici al di là delle semplificazioni modellistiche”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n. 7 – 2025 – Pagina 21