Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche ha aperto, prima della pausa di Pasqua, una possibilità di dialogo tra l’azienda Thermo Fisher, colosso nell’ambito farmaceutico e biotecnologico, e gli studenti Magistrali. “Il goal principale: riuscire a ridurre quel gap che noi abbiamo vissuto da studenti, quando, appena laureati, ci siamo dovuti imbattere nel mondo del lavoro”, afferma il prof. Luigi Russo, docente di Biomolecular Structure determination by NMR and X-RAY, riferendosi a Thermo Fisher e al progetto Clorofilla, il quale, insieme alla prof.ssa Flavia Cerrato, docente di Genetica, ha moderato l’incontro (che si è svolto on line).
Integrity, intensity, innovation, involvement: questi i valori primari di Thermo Fisher, azienda terzista e leader a servizio delle scienze con la mission di “aiutare i nostri clienti a costruire un mondo più sano, più sicuro e più pulito” che offre assistenza “dalla molecola al mercato”, supportando dalla formulazione di prodotti alla produzione vera e propria, come spiega la dott.ssa Valeria Rasi, laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali e Senior Talent Acquisition Partner EMEA (Europe, Middle East and Africa). A Ferentino, continua Rasi, il sito storico fondato nel 2002 da Patheon Italia e acquisito da Thermo Fisher nel 2018, il quale conta 1200 dipendenti e si occupa sia di sviluppo e test clinici di nuovi farmaci (Pharmaceutical Development and Service) che di produzione di lotti commerciali (Drug Product Service), si tratta di iniettabili, sia in formulazione liquida che liofilizzata.
Del progetto Clorofilla, nato nel 2017, parla la dott.ssa Antonella Cappelletti, laureata in Giurisprudenza e HR Manager: l’azienda offre agli studenti la possibilità di seguire, a partire da metà maggio fino a dicembre, un tirocinio in azienda di 40 ore settimanali al fine di lavorare alla tesi di laurea, che comprende anche un rimborso spese e la possibilità di usufruire della mensa. Pochi i requisiti fondamentali: essere iscritti a un Corso di Laurea o a un Master con l’università partner, inglese fluente, preferibili ma non indispensabili anche altre esperienze lavorative precedenti. Si tratta di un progetto che permette agli studenti di lavorare con tecniche innovative e osservare dal vivo il cuore pulsante di un’azienda farmaceutica, ma non è l’unico in casa Thermo Fisher. L’azienda, infatti, offre anche il progetto Red, programma di Job Protection che dà la possibilità agli studenti di trascorrere sei mesi in reparto.
La dott.ssa Immacolata Russo, laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche, è l’esempio lampante del motto portato avanti da Thermo Fisher ‘Start with us, Stay with us’: ha usufruito del progetto Clorofilla nel 2022, grazie al quale ha avuto la possibilità di occuparsi di test per la rilevazione delle endotossine sulle quali ha poi impiantato la tesi di laurea; ha successivamente occupato la posizione di QC Micro Analyst, per poi imbattersi nel Red Programm, come Process and Cleaning Validation Specialist, entrando, infine, nel luglio 2024 nel team Sterility Assurance, dove si occupa di valutare le condizioni ambientali idonee, attraverso interventi asettici, al fine di assicurare la sterilità del prodotto.
Filomena Parente
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Ateneapoli – n. 8 – 2025 – Pagina 31