“Se siete interessati al mondo dell’innovazione, questo corso rappresenta un’opportunità preziosa”

Quando l’Università propone un corso sull’intelligenza artificiale, la curiosità è inevitabile. Ma quando quel corso si rivela ben più di una semplice introduzione teorica – diventando un vero e proprio laboratorio dinamico dove si sperimenta, si discute e si lavora su casi reali – allora la curiosità si trasforma in coinvolgimento attivo. Lo conferma l’esperienza di Marta De Lauri, studentessa del terzo anno in Scienze della Comunicazione con curriculum in Comunicazione pubblica e d’impresa, che ha scelto di frequentare il modulo facoltativo sull’intelligenza artificiale generativa, spinta non solo dall’interesse per l’innovazione, ma anche dal desiderio di comprendere meglio le implicazioni etiche e sociali di queste tecnologie.

“Mi affascina l’idea di combinare teoria e pratica. E, soprattutto, mi interessa capire come usare queste tecnologie in modo responsabile”. Durante il percorso, Marta ha avuto modo di approfondire concetti legati alla trasparenza dei modelli generativi e alla responsabilità nell’utilizzo dei contenuti prodotti dalle AI. Il corso, tuttavia, non si è limitato alla teoria: l’intervento di ospiti esterni, come il divulgatore digitale Raffaele Gaito, ha aggiunto un ulteriore livello di concretezza, offrendo strumenti pratici e consigli utili sull’utilizzo avanzato di strumenti come ChatGPT. “Abbiamo alternato momenti teorici e pratici, entrando nel dettaglio di come funzionano le AI generative. Il docente ci ha accompagnato passo dopo passo, anche negli aspetti più tecnici”.

In vista della tesi di laurea, Marta ha scelto di concentrarsi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo della pubblicità, con l’intento di analizzare il ruolo crescente di queste tecnologie nella creazione di contenuti promozionali: “partirò dall’origine dell’AI e ne analizzerò l’impatto sul marketing, ma anche i suoi limiti. Alcune campagne recenti, come quella di McDonald’s o la virale pubblicità di Harry Potter per Balenciaga, sono esempi interessanti”.

Uno sguardo al futuro, il suo, già ben definito: “Vorrei continuare a lavorare con l’intelligenza artificiale, in particolare nel settore del marketing. Non si tratta di un interesse momentaneo, ma di una prospettiva concreta per la mia carriera”. Il messaggio ai colleghi è chiaro: “Se siete interessati al mondo dell’innovazione, questo corso rappresenta un’opportunità preziosa. Conoscere l’AI oggi significa imparare a utilizzarla con consapevolezza, ed è un passo fondamentale per affrontare il futuro”.
Anche Emma Guidone, studentessa del terzo anno, percorso in Comunicazione d’Impresa, ha accolto con entusiasmo la possibilità di approfondire l’intelligenza artificiale attraverso questo corso. La sua motivazione è chiara: “Credo che l’AI sia sempre più centrale nel nostro settore. Meglio conoscerla ora, piuttosto che restare indietro”.

Emma, tuttavia, ammette che all’inizio le sue aspettative non erano elevate. Temeva un percorso eccessivamente teorico, magari focalizzato esclusivamente su ChatGPT. Ma si è dovuta ricredere: “Mi aspettavo un corso statico. Invece abbiamo esplorato tantissime intelligenze artificiali diverse. Il prof. Virnicchi ci ha suggerito strumenti utilissimi per scrivere articoli, creare contenuti social, organizzare il lavoro per la tesi… È stato davvero prezioso”. Già attiva nel mondo digitale con una pagina fitness su Instagram, Emma ha potuto sperimentare immediatamente quanto appreso durante le lezioni.

“Questo corso mi ha aiutato a costruire calendari editoriali e a gestire meglio la mia pagina. È estremamente pratico: si lavora con strumenti reali e concreti, non solo con la teoria o sui libri.” La sua valutazione finale è più che positiva, così come l’invito agli altri studenti a cogliere questa opportunità: “È un corso che ti fornisce competenze concrete, oggi più che mai fondamentali. Non partecipare sarebbe davvero un’occasione mancata”.

Sulla stessa lunghezza d’onda degli studenti più motivati, Maria Teresa Scarfato, anche lei al terzo anno di Scienze della Comunicazione, racconta il suo entusiasmo per il corso: “è stato il primo anno in cui si teneva questo insegnamento, quindi non ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri colleghi prima della scelta. L’ho scelto spinta dal mio interesse verso l’intelligenza artificiale, soprattutto in una prospettiva futura”.

Maria Teresa si aspettava un corso proiettato interamente sul domani, ma è rimasta piacevolmente colpita: “Grazie al professore, abbiamo iniziato dalle basi, capendo come siamo arrivati a questo punto. Non sapevo, ad esempio, che l’AI venisse già sviluppata ai tempi della Seconda guerra mondiale”. Alla fine del corso, gli studenti si portano a casa una visione a 360 gradi sull’intelligenza artificiale e sulle sue possibili evoluzioni. Rapita dall’argomento, Maria Teresa ha deciso di dedicare la sua tesi proprio a questo campo: “Vorrei analizzare come i brand integrano sempre più l’intelligenza artificiale nelle loro pubblicità e nelle strategie di branding, senza perdere il contatto diretto con il consumatore”. E conclude con una riflessione profonda: “L’intelligenza artificiale è il punto di partenza. Sarà compito nostro arrivare al punto d’arrivo”.
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Ateneapoli – n. 9 – 2025 – Pagina 37

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