Spazi con attrezzature moderne, “pensati per andare oltre le ore di lezione tradizionali”

“Non vogliamo frequenza, ma partecipazione!”: così il Direttore del Dipartimento di Scienze Formative, Psicologiche e della Comunicazione, prof. Enricomaria Corbi, rivela subito alle future matricole il segreto per eccellere nei vari Corsi che prendono vita nella cittadella di Corso Vittorio Emanuele. Tra questi, il mese di settembre vedrà il battesimo della Laurea Triennale in Scienze del Servizio Sociale: diritti e inclusione, una delle tante novità che interesseranno il Dipartimento nell’anno accademico 2024/25. Un Corso che mira a plasmare futuri assistenti sociali e tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale che, attraverso le competenze acquisite, possano promuovere all’interno della comunità emancipazione e coesione, perseguendo il rispetto dei diritti umani e la giustizia sociale. Completando un’offerta formativa già presente al livello di Laurea Magistrale, il Corso si propone ad accesso libero, fino all’esaurimento dei 200 posti previsti.
News anche in casa Scienze dell’Educazione: una legge che “aspettavamo da trent’anni” ha finalmente istituito l’albo professionale di ‘Educatore’, con il titolo Triennale che diventa dunque abilitante alla professione, grazie anche alla presenza nella Commissione di laurea di un componente in più, deputato all’esame di abilitazione. Quanto agli sbocchi occupazionali, ce n’è davvero per tutti i gusti: dai servizi per l’infanzia, come nidi e spazi gioco, ai contesti scolastici e nei servizi culturali, come biblioteche, musei o parchi, o nei servizi socio-assistenziali e in ambito giudiziario (comunità infantili e per minori, centri di accoglienza per migranti, carceri e comunità di recupero).
A Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva, invece, cresce l’attenzione verso la promozione di tutte le tecniche di prevenzione e gestione del benessere dell’individuo, della famiglia e della società: è il nuovissimo curriculum in ‘Benessere Psicologico’. Un percorso che si affianca a ‘Psicologia delle Risorse Umane’, nato per la selezione e la gestione del personale all’interno di un’azienda, ed ‘Ergonomia cognitiva’, che approfondisce la relazione tra la mente e le nuove tecnologie. Indirizzi che, tuttavia, come ci tiene a precisare il Direttore, “non sono professionalizzanti in senso stretto, ma guardano agli interessi di studio: la laurea rimane quella”.
Resta un punto fermo il Corso Triennale in Scienze della Comunicazione, che, con i suoi tre indirizzi (‘Cinema e televisione’, ‘Media e culture’ e ‘Comunicazione Pubblica e d’Impresa’) e la possibilità di iniziare ad assaggiare il mondo professionale con attività di redazione giornalistica o videoanalisi, persegue l’ambizioso obiettivo di formare “un comunicatore a 360 gradi”: una sfida non da poco, “data la moltiplicazione dei media e delle possibilità di comunicazione rispetto al passato e il declino di alcune professioni”, che dovranno necessariamente reinventarsi in chiave più moderna.
Nessuno dei Corsi di Laurea ha l’obbligo di frequenza, a differenza della Magistrale a ciclo unico (di durata quinquennale e a numero programmato) in Scienze della Formazione Primaria: il posto giusto per chi sente di non appartenere a nessun altro luogo che non sia un’aula colorata di scuola primaria o dell’infanzia ed è pronto a soddisfare le curiosità dei più piccini.
Con un primo anno ricco di materie, anche molto diverse tra loro, non vi annoierete di certo nel passare da Fondamenti di matematica per la formazione di base a Lineamenti di storia antica, fino a Letteratura per l’infanzia e Pedagogia generale, per citarne alcuni.
Fiore all’occhiello dell’Ateneo sono poi i tanti Laboratori messi a disposizione di tutti i Corsi: “spazi con attrezzature moderne, pensati per andare oltre le ore di lezione tradizionali. Abbiamo molto a cuore queste attività, perché si svolgono a gruppi e dunque, grazie ai numeri più ristretti, si instaura un tipo di relazione diversa tra studenti e tutor o docenti”.
Esperienze descritte come “estremamente formative, a volte anche più delle lezioni frontali, che ci danno la possibilità di affrontare e risolvere insieme quelle questioni e quei problemi che riguarderanno la vostra futura professione”. Al netto delle competenze, il Dipartimento punta tutto sullo “stare insieme”: imparare a costruire e intrattenere rapporti personali diventa “parte integrante del percorso formativo, perché la vostra professionalità nel futuro sarà fatta anche e soprattutto di relazioni”.
Nel mentre, ricordarsi di preservare la propria unicità: accanto ad uno sforzo dell’Ateneo, che si impegna a tutelare “la specificità della crescita di ciascuno, perché ognuno ha la sua storia, i suoi interessi e la sua motivazione, che non vanno soffocati ma, anzi, lasciati liberi di esprimersi nel migliore dei modi, perché sono gli elementi che renderanno il profilo professionale unico e più attraente nel mercato del lavoro”, lo studente dovrà avere cura di “costruire la propria personalità ed essere capace di esprimerla in termini lavorativi, e ciò può avvenire solo partecipando alla vita universitaria e lasciandosi guidare dai docenti in questa direzione”.
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Guida Universitaria – Pagina 136

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