“Saranno giornate dense di contenuti scientifici e gli oltre 220 dottorandi provenienti da tutta Italia, alla fine, saranno invitati a preparare approfondimenti individuali in cui elaboreranno le informazioni ricevute e produrranno delle loro idee sullo stato della ricerca e sulle possibili soluzioni perseguibili per ottenere risultati innovativi”.
La macchina federiciana sta alzando i giri del motore in vista della tre giorni (si terrà in parte nell’Aula Magna del Centro Congressi federiciano in via Partenope) prevista dal 17 al 19 giugno sui temi ‘Natural and Anthropogenic Risks under Climate Change: Sustainability and Adaptation’, oggetto dell’incontro annuale del Dottorato nazionale interuniversitario in Sustainable Development and Climate Change, totalmente in inglese e coordinato dall’Istituto Universitario di Studi Superiori.
A rappresentare la Federico II nel collegio dei docenti è il prof. Salvatore Manfreda, docente di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, che nell’occasione farà anche da moderatore della prima giornata, introdotta dal Rettore Matteo Lorito. “Le giornate saranno tutte improntate su attività seminariali e parteciperanno colleghi eminenti, federiciani e non”, spiega Manfreda.
Tra questi si segnalano Bruno Siciliano su AI and Robots for a Sustainable Environment, Tim Van Emmerik su Assessing Global Risks and Solutions for Plastic Pollution, della Wageningen University, Paola Mercogliano, su Impact of Climate Change on the Mediterranean Area. Accomunati tutti dalla volontà di costruire una società innovativa ed ‘environment-oriented’, “affronteremo tematiche particolarmente importanti e rilevanti per i nostri tempi – ancora il docente – come l’impatto dei cambiamenti climatici in vari contesti. Lo stesso dottorato, infatti, ha diversi curricula, che spaziano dall’ingegneria all’economia, per ventaglio di competenze multidisciplinari”.
Tanta attenzione verrà posta, durante la discussione su metodi e strategie per raggiungere determinati risultati: “Valuteremo e pondereremo sull’impatto dei cambiamenti climatici in vari settori alla ricerca di strategia di sviluppo sostenibile per un’economia circolare, per un adattamento ai cambiamenti che consenta di affrontare anche fenomeni estremi”. L’occasione sarà molto utile anche per i dottorandi: centinaia di studenti provenienti dai 20 Atenei consorziati (la Federico II ne vanta tre) “che si incontreranno e si confronteranno in un clima fortemente internazionale”.
E nel ribadire che “il nostro è un percorso di grande qualità e fortemente attrattivo, che ci consente di fare una selezione accurata”, Manfreda rivolge proprio ai più giovani l’ultima battuta: “a loro dico sempre che siamo in due a fare lezione: io da un lato, loro dall’altro; costruiamo attività di crescita culturale, perché la base è lo scambio osmotico tra discente e docente”.
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Ateneapoli – n.10 – 2024 – Pagina 11