Il 28 maggio sono stati inaugurati nel quartiere Sanità i primi due spazi riqualificati dal Dipartimento federiciano di Architettura. Nel complesso gli interventi previsti sono quattro e riguardano piccole porzioni di territorio, ciascuna delle quali è ampia circa trenta metri quadrati. L’appuntamento a fine maggio era in Piazza delle Fontanelle, uno dei due siti. Ci si è spostati poi in Piazza Bartolomeo Caracciolo inferiore, detto Carafa, l’altro spazio dove si è concluso l’intervento e che dista pochi minuti a piedi dal primo.
C’erano Davide Savoia, Giuseppe de Pascale, Orazio Nicodemo e Marino Amodio, i quattro giovani architetti che fanno parte del gruppo di lavoro “G124 Napoli”, quello che dal 2022, sotto la guida e con il contributo economico del senatore a vita Renzo Piano e con il coordinamento del Dipartimento di Architettura nelle figure dei professori Nicola Flora e Daniela Buonanno, si sta occupando anche del progetto di riqualificazione degli spazi esterni antistanti il Cimitero delle Fontanelle.
Iniziativa, quest’ultima, che peraltro non è ancora partita come cantiere, perché occorrono ancora alcuni permessi e bisogna attendere che si compia l’iter burocratico inevitabilmente complesso, in considerazione del valore storico e culturale del sito. Piazza delle Fontanelle si trova non lontano dalle scale che collegano il quartiere Materdei alla Sanità, lungo il percorso che conduce al celeberrimo cimitero. Un territorio nel quale non si sono ancora manifestati quei segni di gentrificazione che hanno profondamente trasformato altre zone della città.
Un’area non ancora assaltata dal turismo che ha cambiato il volto, per esempio, dei Quartieri Spagnoli. Strade – va ricordato però anche questo – che in anni piuttosto recenti sono state anche teatro di gravissimi episodi di violenza legati alla criminalità organizzata. L’intervento per riqualificare lo slargo condotto dal Dipartimento di Architettura si è risolto nell’allargamento dello spazio non carrabile, nella piantumazione di alcuni alberi di arancio amaro – la scelta è stata effettuata su un consiglio di un agronomo in considerazione della buona resistenza della specie alle avversità e della circostanza che la produzione dei frutti propone un elemento di colore –, nella sistemazione di una panchina e nella realizzazione di una pavimentazione con un materiale costituito da resina, quarzo ed inerti di tufo.
Una pavimentazione analoga a quella che dovrebbe essere allestita nell’ambito del progetto relativo allo spazio antistante l’ingresso del cimitero delle Fontanelle. “Oggi festeggiamo la conclusione di un piccolo intervento – ha commentato il 28 maggio l’architetto Nicodemo – ed una tappa di avvicinamento al progetto del cimitero. Non per questo, però, va sottovalutato il risultato ottenuto per Piazza delle Fontanelle. L’allargamento dello spazio pubblico pedonale è significativo per la comunità”.
Circa la sua esperienza, ha detto: “Mi era già capitato di lavorare con l’Ateneo, ma per la prima volta sono stato impegnato nel quartiere come progettista”. Davide Savoia, il suo collega: “Per noi quattro, progettare questi micro-interventi di riqualificazione urbana è certamente una palestra. Ci siamo confrontati già nell’ambito dei primi due con una serie di problematiche burocratiche ed amministrative e ci siamo rapportati agli uffici comunali. Il che ci ha aiutato a comprendere anche un aspetto meno evidente della professione. Abbiamo imparato, inoltre, a relazionarci con la comunità, con i fruitori dell’intervento. Pure questo è un aspetto decisivo per chi svolge la nostra professione”.
Ha sottolineato, poi, il professore Flora: “Siamo soddisfatti del fatto che la comunità abbia interpretato questi due primi piccoli interventi come un inizio chiaro di un cammino condiviso”. Ha aggiunto: “Entro l’estate contiamo di poter avviare anche gli altri due cantieri, per completare tutti i quattro interventi”. La prof.ssa Buonanno: “Oggi sono contentissima di partecipare alle due inaugurazioni perché si tratta di due interventi che hanno un valore simbolico. Testimoniano che varie istituzioni pubbliche possono dare vita a scintille di trasformazione e a spazi di qualità. Speriamo ora che le scintille non vengano spente”.
Ha chiarito: “La sfida sarà la manutenzione. Mi conforta il fatto che per questi spazi sarà assicurata dal regolamento Adotta una strada, che risale al 2012 e con il quale sono stati realizzati tali interventi. La Fondazione San Gennaro prenderà in cura gli spazi e ne curerà la manutenzione. Ovviamente resta fondamentale il sostegno dei cittadini, come d’altronde per tutti gli spazi pubblici. Sono i fruitori i primi garanti della tutela degli spazi pubblici”. Il cantiere di Piazzetta delle Fontanelle si è avvalso anche di un contributo di 30 mila euro di AC Group.
Ha partecipato all’inaugurazione Carmen Mauri, direttore generale della società che si occupa tra l’altro di corsi di formazione ed ingegneria della manutenzione nel settore ferroviario. “Ci siamo appassionati al progetto – ha detto – perché ci è sembrato un contributo per migliorare la fruibilità di uno spazio. Un piccolo passo, ma significativo. Racconta bene il legame tra la Sanità, l’Università e la Fondazione San Gennaro che può trasformare in meglio il quartiere”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n.10 – 2024 – Pagina 12