“Livello di entusiasmo altissimo” alle Olimpiadi delle Neuroscienze

Il 14 marzo, nell’Aula Magna di Medicina della Federico II, si è tenuta la XV edizione delle Olimpiadi delle Neuroscienze, la selezione italiana della competizione International Brain Bee che mette alla prova studenti delle scuole medie superiori nel campo di studi relativo. I numeri: hanno partecipato 15 scuole superiori campane per un totale di 43 ragazzi. Facendo un piccolo passo indietro, bisogna risalire al 1998 per rintracciare le origini della manifestazione, che affonda le radici negli Stati Uniti e, ad oggi, coinvolge più di 50 Paesi in tutto il mondo.
L’Italia partecipa dal 2010 – la promozione su scala nazionale è della Società Italiana di Neuroscienze (SINS) – e nel tempo è riuscita ad attrarre tutte le Regioni, per un totale di più di 220 scuole e 5500 studenti. “Per i ragazzi è stata un’esperienza bellissima – ha raccontato ad Ateneapoli la prof.ssa Ornella Cuomo, coordinatrice regionale della Campania – Il livello di entusiasmo è stato altissimo e devo dire che hanno compiuto un grande sforzo per entrare nel dettaglio di una scienza che i programmi scolastici ministeriali non riescono ad affrontare in modo molto approfondito, e questo ha richiesto una grande voglia da parte loro. Ma il merito va riconosciuto anche ai docenti che li supportano, che investono tempo ed energie”.
La competizione si svolge su più step. Il primo è la fase locale, avvenuta a febbraio scorso nelle singole scuole che hanno voluto partecipare. Ogni istituto ha individuato i tre allievi migliori, che sono stati poi ammessi alla fase regionale – quella che si è appena svolta.
Per quanto riguarda la Campania sono stati premiati con delle medaglie i primi tre classificati, anche se solo il primo, ovvero Michael Nappi del Liceo Diaz di Ottaviano, parteciperà alla fase nazionale di metà maggio, a Roma. La giornata nell’Aula Magna di Medicina è iniziata con la lettura plenaria del professore Lucio Annunziato, Emerito di Farmacologia della Federico II, che “ha aperto un mondo ai ragazzi con il suo excursus sull’evoluzione della ricerca nell’ambito delle neuroscienze, dalle prime metodologie utilizzate alle ultime tecnologie a disposizione dei ricercatori”.
Successivamente è stata sottoposta una prova di gruppo ai presenti che è consistita in un cruciverba, poi un test individuale.
Ne è emersa una classifica provvisoria e solo i primi cinque sono stati protagonista di una terza e ultima prova, che ha decretato i primi tre classificati definitivi. “Sono stati davvero tutti bravi nel complesso, hanno dimostrato un’ottima preparazione così come uno spirito competitivo sempre costruttivo e rispettoso. Inoltre, è giusto ricordare che l’intera organizzazione è stata supportata da un gruppo di farmacologi giovani e brillanti, tutti dottorandi di ricerca e post-doc”. Come detto, la competizione proseguirà a Roma: in quella circostanza – l’ultimo step nazionale – emergerà il vincitore o la vincitrice tra i migliori studenti di ogni competizione regionale.
Il più bravo o la più brava riceverà una borsa di studio per rappresentare l’Italia alla competizione internazionale che si terrà da remoto tra settembre e ottobre prossimi. In questo caso gareggeranno i campioni nazionali.
Ma non finirà lì: i migliori cinque a livello mondiale parteciperanno, a loro volta, “ad un evento scientifico di grande rilevanza a luglio 2026 a Madrid, il FENS Forum, la conferenza della Federazione delle Società di Neuroscienze Europee, potranno assistere a sessioni e conoscere scienziati di fama internazionale. Il tutto per creare network e ispirare e attrarre giovani menti”.
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Ateneapoli – n. 5 – 2025 – Pagina 12

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