Economia, la prof.ssa Ciocia si ricandida alla guida del Dipartimento

Si ricandiderà la prof.ssa Maria Antonia Ciocia, Direttrice del Dipartimento di Economia eletta nel gennaio 2020. Una reggenza, la sua, cominciata in un momento difficile, all’alba delle prime radicali misure di contenimento della pandemia, che hanno colpito sensibilmente anche e specialmente gli ambienti universitari. Lunghi mesi di didattica da remoto intervallati da brevi periodi di rientro in cui la distanza era, se vogliamo, ancor più accentuata dalle misure di distanziamento, dal plexiglass che si frapponeva tra le voci delle persone. Un periodo che ha posto l’intellighenzia dell’Ateneo e dei Dipartimenti di fronte a una grande responsabilità, quella di garantire che il processo di apprendimento e di trasmissione del sapere non si interrompesse, che la vita degli studenti continuasse nonostante le grandi difficoltà. “Devo ammettere che è proprio per questo che ho deciso di ricandidarmi alla presidenza del Dipartimento – ha detto la prof.ssa Ciocia – Insieme ai colleghi abbiamo saputo far fronte a una situazione imprevista, che ha richiesto prontezza, fermezza, umanità e costanza. Siamo stati in grado di non farci sopraffare dalle contingenze esterne, simulando per quanto possibile un clima di normalità, anche se questa parola non sembra essere la più adeguata”. E oltre a questa esperienza, quasi definitivamente conclusa ma che ha lasciato un solco indelebile nella memoria di tutti, ci affacciamo adesso su un mondo ancora una volta in cambiamento, che richiede non meno fermezza e prontezza: “I mesi e gli anni che ci aspettano non saranno semplici. Con l’aumento dei prezzi e una guerra nel cuore dell’Europa, il clima di incertezza è di nuovo piombato sulle nostre vite. Le famiglie, incluse naturalmente quelle degli studenti, fanno fatica ad arrivare a fine mese, devono fare più sacrifici per mantenere i figli agli studi, e da parte dell’università servono flessibilità e comprensione”. Qualità di una leadership che in questi due anni ha dimostrato di non scherzare affatto quando si tratta di lavorare per gli studenti, come si evince dai risultati raggiunti: “l’attenzione in questi ultimi anni, segnati quasi totalmente, purtroppo, dall’emergenza sanitaria, è stata rivolta a ‘fingere’ che tutto procedesse normalmente. Il Dipartimento ha accolto pienamente le direttive di Ateneo, specialmente quelle inerenti l’orientamento, partecipando attivamente a webinar, attività di inclusione, all’organizzazione di test attitudinali e di competizioni tra studenti, incontri con personalità del mondo dell’economia, dell’imprenditoria e della finanza. Lo scopo è stato quello di evitare che vi fosse una flessione della partecipazione e delle iscrizioni rispetto agli anni precedenti, risultato che siamo lieti di dire che è stato raggiunto”. Importanti traguardi sono stati raggiunti anche nell’ambito della didattica, con un ampliamento dell’offerta formativa, degli obiettivi di internazionalizzazione e della ricerca: “Nell’ultimo caso, abbiamo ingrossato le file dell’organico di Dipartimento, reclutando nuovi giovani ricercatori, così da consentire un maggior impegno nel raggiungimento degli obiettivi prefissati”. Tra gli obiettivi messi a segno, l’istituzione di due nuovi dottorati di ricerca: “Uno in Beni culturali e uno in Osservazione della Terra, con lo scopo di vagliare in senso interdisciplinare le connessioni tra questi ambiti e il mondo dell’Economia”. Ma guardando al futuro, che come abbiamo detto sarà segnato da momenti di difficoltà da un punto di vista economico, oltreché politico e sociale, quali sono le prospettive per l’università? “Bisogna considerare che i momenti di crisi rappresentano anche un’opportunità – ha affermato la docente – Nel caso dell’università, questa è rappresentata dai fondi provenienti dall’Unione Europea, specialmente nell’ambito del PNRR di cui noi, come Dipartimento e come Ateneo, ci siamo impegnati nella definizione degli obiettivi. Tutto ciò ha lo scopo di consentire una svolta per il Paese, in linea con le direttive governative che ci sono pervenute. È in questo senso che abbiamo ampliato intanto l’offerta formativa, nell’ottica di consentire un maggiore inserimento nel panorama dell’impiego”. Questo ampliamento ha dato origine a uno snodo tra due diverse direzioni: “La prima, in cui abbiamo incrementato il numero degli incontri e dei momenti di riflessione tra esponenti del mondo dell’imprenditoria e dell’industria e gli studenti. La seconda, che riguarda invece l’offerta formativa strictu sensu, ha riguardato in un primo momento la diversa distribuzione degli esami in modo da alleggerire i primi anni e consentire maggiore respiro agli studenti. Secondariamente, dal punto di vista contenutistico, abbiamo varato nuovi curricula formativi per i percorsi Magistrali: Startup, sviluppo e valore d’azienda, Management auditing reporting e Digital marketing e sostenibilità. Nessuna modifica invece sui percorsi di laurea triennali”. Gli obiettivi per il futuro? Limitare il numero degli abbandoni, grazie a una diversa distribuzione degli esami e un aiuto concreto agli studenti dal punto di vista delle spese. Il Dipartimento di Economia è tra i più periferici nell’orbita dell’Ateneo casertano, e gli orari delle lezioni sono stati organizzati in modo da limitare le spese per i trasporti e venire parzialmente in aiuto alle famiglie in difficoltà”, ha spiegato la direttrice. Didattica a distanza messa al bando, ma conservata per i seminari: “Abbiamo dovuto considerare che la DAD non può sostituire le tradizionali forme di erogazione della didattica, ma può essere uno strumento utilissimo per consentire il confronto tra importanti personalità e gli studenti. Sono stati anni difficili, ma prendiamo il buono di quello che è successo e guardiamo al futuro con fiducia e speranza”, ha concluso la prof.ssa Ciocia.

Nicola Di Nardo

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