Laureati in Cybersecurity, professionisti appetibili sul mercato

Fa già registrare 60 immatricolazioni il nuovo Corso di

Laurea che ha sede a Nola

Si chiama Ingegneria e Scienze Informatiche per la Cybersecurity ed è una novità nell’offerta formativa dell’Università Parthenope. Il Corso Triennale, le cui lezioni sono appena partite, rientra nel ventaglio delle neo attivazioni di Nola (Giurisprudenza e Scienze Motorie mentre è già attivo da alcuni anni Economia e Management). Gli studi indipendenti di settore, condotti dalle aziende, così come dai giornali, rilevano un enorme skills shortage nel campo della cybersecurity. Questo significa che anche se le università, di qui ai prossimi dieci anni, formassero laureati a pieno ritmo comunque non riuscirebbero a soddisfare le esigenze delle aziende”, premette il prof. Luigi Romano, referente del Corso. Ed è sulla base di questo assunto, prosegue, “che abbiamo contattato dei big player del settore, i cui rappresentanti costituiscono il nostro comitato di indirizzo, e definito insieme un percorso fortemente professionalizzante che mira a formare una figura che, dopo tre anni, è già collocabile sul mercato. Ingegneria e Scienze Informatiche per la Cybersecurity, come si evince dalla denominazione, è inter-classe “per cui chi si iscrive, avendo alla base un interesse verso l’ambito della cybersecurity, ha poi il tempo di decidere in quale classe di laurea acquisire il titolo. Al termine del percorso chi volesse continuare a studiare potrà iscriversi ad una delle nostre Magistrali, ma noi saremo in grado di fornire un supporto anche in caso di scelte differenti”. Un esempio: “Diventare un imprenditore. Io stesso, insieme ad altri soci, ho fondato lo spin-off di Ateneo Trust Up che lavora con successo in questo settore”. E la risposta del territorio non si è fatta attendere: “Il termine ultimo per le immatricolazioni è tra un mese e ad oggi (30 settembre)siamo già ad oltre 60 iscrizioni, su un’utenza sostenibile di 180 unità. Diversi studenti arrivano da fuori regione, ad esempio da Asti, Castel di Sangro o Rivisondoli”.

Novità: i laboratori sul cloud

Le lezioni si stanno tenendo presso il Seminario Vescovile, “sede perfettamente attrezzata e con i collegamenti in fibra. Da quest’anno abbiamo anche una novità: i laboratori sul cloud che, per quanto mi risulta, non ci sono altrove. Abbiamo acquistato le licenze per Microsoft Lab Service grazie alle quali gli studenti potranno accedere al laboratorio sul cloud anche da casa o nei giorni festivi”. Quali sono le materie oggetto di studio? “Sicuramente molta informatica e ingegneria informatica, tutti i tipi di programmazione, strutture delle reti, calcolatori e quant’altro, il tutto in una chiave legata alla sicurezza informatica. Sono previsti, naturalmente, esami più verticali così come esami di base di matematica e fisica, sempre orientati alle problematiche della cybersecurity”. L’attenzione delle aziende verso i laureati, si diceva, sarà altissima: Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse da aziende come Barilla e Poste Italiane e Engineering Ingegneria Informatica, tutte realtà che chiedono un re-skilling o up-skilling del loro personale. Prendiamo Poste Italiane a titolo di esempio: è passata da società di servizi tradizionali a società ad alto valore tecnologico e ha bisogno di queste specifiche competenze”.

Carol Simeoli

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